sabato 13 agosto 2011

Le pitture della cripta di Epifanio a S. Vincenzo al Volturno (AFFRESCO MARIA ASSUNTA IN CIELO)

dal web: http://www.italiamedievale.org/sito_acim/contributi/cripta_epifanio.html  ....
estratto..............
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LA MADONNA REGINA

Ma l'elemento apparentemente estraneo a tutta la composizione è l'immagine della Madonna che campeggia al centro della pseudo-cupola, all'interno di una calotta azzurra contornata da due fasce, una rossa ed un'altra azzurra, trapuntate di stelle, con una scritta verticale alla sua sinistra dove si legge SCA MARIA.
Ritratta in atteggiamento regale, è seduta su un cuscino di porpora di un trono che, come il poggiapiedi, è ornato di perle e pietre preziose. Il viso, inquadrato da una grande aureola dorata, è ormai molto .. 



rovinato ma si riconoscono vistosi orecchini penduli ed una ricercata acconciatura nei capelli tenuti molto alti, parzialmente raccolti in un velo che scende alle spalle.
E' vestita con una grande dalmatica rossastra con una larga orlatura dorata che nella parte centrale forma un clavo. Dalle larghe maniche bianche spuntano gli avambracci fasciati dalla stoffa preziosa della tunica ocra che spunta anche sulla parte bassa della veste a coprire parte dei piedi calzati da pantofole regali arricchite da fili di perle.
La mano destra è decisamente aperta con le dita allargate ed il palmo rivolto verso chi guarda, mentre la sinistra regge un grande libro aperto poggiato sulle gambe e le cui pagine riportano a grandi lettere la scritta BEATAM ME DICENT.
Nella posizione della mano destra, nella scritta del libro e nell'atteggiamento regale della Madonna va cercata la chiave di lettura della composizione e si possono desumere i significati della sua presenza nella sfera celeste.
L'evangelista Luca, che peraltro nella tradizione bizantina viene considerato colui che per primo abbia eseguito un ritratto della Madonna, racconta nei versetti del Magnificat l'incontro tra Maria ancora incinta e la cugina Elisabetta. Nella versione latina la Madre di Dio dice: Ecce enim ex hoc beatam me dicent omnes generationes.
Tuttavia, è evidente che il versetto non si colleghi solamente allo stato fisico raffigurato; infatti, la Madonna non appare incinta e quindi la frase riportata sul libro aperto serve ad evocare un rapporto che è significativo per la sostanza e non per la forma: Gesù Cristo, che è Dio, è figlio di Maria.......
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lunedì 1 agosto 2011

Madonna del Carmine








Storia della devozione della Madonna del Carmine (Fonte: santiebeati.it)

Il Monte Carmelo, in Palestina, fin dal tempo dei Fenici (chiamati Filistei nella Sacra Bibbia) fu meta di anacoreti; lassù si ritirarono, dopo la morte di Gesù, alcuni cristiani aspiranti alla perfezione dei consigli evangelici e sul Carmelo dedicarono il primo Tempio alla Vergine che perciò si chiamò Madonna del Carmelo o del Carmine.

Ma il Carmelo divenne insufficiente a contenere tutti quelli che si raccoglievano intorno ai primi Carmelitani e si ebbero così molti eremiti devoti alla Vergine sparsi in Palestina prima, e poi in Egitto ed in tutto l’Oriente. Verso il 1150 finalmente si organizzarono a vita comune e si ebbero dei monasteri carmelitani che, col ritorno dei Crociati, si moltiplicarono anche in occidente e precisamente in Sicilia ed in Inghilterra. L’approvazione dell’Ordine fu concessa dal Papa Onorio III nel 1226 ed una conferma più solenne veniva data nel 1273 con Concilio di Lione che aboliva tutte le nuove Congregazioni, facendo però rimanere in vita solo Domenicani, Francescani, Carmelitani e Agostiniani.

A questo punto giova ricordare due fatti prodigiosi. Il 16 Luglio 1251 appariva la Vergine Santa a San Simone Stock d’origine inglese, che da qualche anno reggeva le sorti dell’Ordine inglese e, porgendogli lo Scapolare, gli diceva: “Prendi, o figlio dilettissimo, questo Scapolare del tuo Ordine, segno distintivo della mia Confraternita. Ecco un segno di salute, di salvezza nei pericoli, di alleanza e di pace con voi in sempiterno. Chi morrà vestito di questo abito, non soffrirà il fuoco eterno.”

Queste parole della Madonna non ci dispensano dal vivere secondo la legge di Dio; ci promettono soltanto l’intercessione della Vergine per una santa morte.

Un secolo dopo l’apparizione a S.Simone Stock, la Vergine SS. del Carmine appariva al Pontefice Giovanni XXII e, dopo avergli raccomandato l’Ordine del Carmelo, gli prometteva di liberare i suoi confratelli dalle fiamme del Purgatorio il sabato successivo alla loro morte.
Questa seconda promessa della Vergine porta il nome di Privilegio Sabatino che ha origine dalla Bolla Sabatina dello stesso Pontefice Giovanni XXII e datata in Avignone il 3 marzo 1322.


Sua Santità Pio X con decreto della S. Congregazione del S. Ufficio del 16 dicembre 1910 concesse che lo Scapolare si potesse sostituire con una medaglia che portasse da una parte la effige del S.Cuore e dall’altra quella della Madonna (preferibilmente del Carmine).
Per usufruire della Grande Promessa (fatta a S.Simone Stock), bisogna ricevere lo Scapolare da un sacerdote autorizzato, portarlo sempre addosso devotamente e iscriversi nei registri della Confraternita.
Per usufruire del Privilegio Sabatino bisogna inoltre osservare la castità del proprio stato e recitare alcune preghiere che il sacerdote determina nell’atto di consegnare lo Scapolare.

Fonte: santiebeati.it