I CONTENUTI DEL CORSO
Non sono richieste, né (e ve ne accorgerete) sono necessarie, conoscenze specifiche.
Proporremo un metodo semplice ed immediato per imparare a suonare da dilettanti la CHITARRA
Sebbene il corso sia rivolto ai principianti, riteniamo possa essere interessante anche per coloro che già suonano la chitarra.
Vi indichiamo alcuni degli argomenti del corso:
- Impariamo a conoscere lo strumento
- I principi basilari della teoria musicale
- Rudimenti di teoria degli accordi
- Tecnica di costruzione "per posizioni" degli accordi per chitarra
- Alcune tecniche di ritmica a plettro
- Alcune tecniche di arpeggio
- Esercizi
- Esempi di brani musicali suonati
- I principi basilari della teoria musicale
- Rudimenti di teoria degli accordi
- Tecnica di costruzione "per posizioni" degli accordi per chitarra
- Alcune tecniche di ritmica a plettro
- Alcune tecniche di arpeggio
- Esercizi
- Esempi di brani musicali suonati
Illustreremo i concetti con immagini e suoni, avremo esempi reali di brani musicali ed altro ancora.
Sarà possibile disporre, sia on-line che attraverso download, di una serie di strumenti indispensabili per il chitarrista:
- Un corista virtuale per le accordature "on-line"
- Un "calcolatore di accordi"
- e... molto altro ancora
- Un "calcolatore di accordi"
- e... molto altro ancora
impostazione
plettro o dita
la teoria
il metodo
accordi
accordi di settima
i giri armonici
gli accordi (schemi)
corista (accordatore.exe)
calcolatore di accordi (installer.exe)
calcolatore di accordi
LA CHITARRA
Vediamo subito le parti principali che compongono lo strumento.Per le definizioni faremo riferimento allo strumento nella configurazione tipica denominata "acustica folk"; vedremo in seguito cosa distingue questa configurazione dalle altre.
Attraverso le chiavette è possibile agire sulla trazione delle corde per procedere alla accordatura, che è il procedimento (che spiegheremo in seguito) attraverso il quale si fa in modo che ogni corda emetta un determinato suono previsto per il particolare schema di accordatura.
Esistono diversi schemi di accordatura che dipendono, molto spesso, dal genere musicale. Il più noto, e quello cui noi faremo riferimento, è l'accordatura della classica. Vedremo in seguito lo schema e le modalità per procedere ad essa.
Resta fermo che l'accordatura è una procedura indispensabile, effettuata una-tantum, prima di iniziare a suonare lo strumento
PRINCIPI DI FUNZIONAMENTO
Il suono di una corda dipende da due distinti fattori
- la trazione della corda
- la lunghezza della corda
Del primo fattore abbiamo già fatto cenno, passiamo al secondo.
La chitarra è dotata di appositi tasti. I tasti sono delimitati attraverso apposite bacchettine di metallo, distribuite lungo il manico della chitarra.
Facendo pressione con le dita della mano sinistra nello spazio tra due bacchette metalliche, detto appunto tasto, si determina un accorciamento virtuale della corda, in corrispondenza della bacchetta che delimita il tasto "pigiato" rivolta verso la buca.
Grazie a questo accorciamento è possibile variare il suono di una corda rispetto a quello prodotto dalla accordatura base della corda stessa.
In corrispondenza della parte superiore del manico, c'è un indispensabile pezzo, detto capotasto, che determina la lunghezza base della corda e quindi il suono che essa emetterà suonandola vuota,senza cioè pigiare tasto. Tale suono, una volta effettuata l'accordatura, é fisso.
Da quanto detto è chiaro che è indispensabile, per ottenere un suono pulito, pigiare il tasto al centro delle due bacchette metalliche che li delimitano e non sopra le bacchette stesse.
Salvo che non si sia mancini, i tasti vanno premuti utilizzando la mano sinistra e le corde vanno pizzicate, in corrispondenza della buca, utilizzando la mano destra.
La funzione della cassa armonica è quella di amplificare il suono che gli viene trasferito attraverso le vibrazioni prodotte dalla corda e che transitano attraverso il ponte.
La chitarra è dotata di appositi tasti. I tasti sono delimitati attraverso apposite bacchettine di metallo, distribuite lungo il manico della chitarra.
Facendo pressione con le dita della mano sinistra nello spazio tra due bacchette metalliche, detto appunto tasto, si determina un accorciamento virtuale della corda, in corrispondenza della bacchetta che delimita il tasto "pigiato" rivolta verso la buca.
Grazie a questo accorciamento è possibile variare il suono di una corda rispetto a quello prodotto dalla accordatura base della corda stessa.
In corrispondenza della parte superiore del manico, c'è un indispensabile pezzo, detto capotasto, che determina la lunghezza base della corda e quindi il suono che essa emetterà suonandola vuota,senza cioè pigiare tasto. Tale suono, una volta effettuata l'accordatura, é fisso.
Da quanto detto è chiaro che è indispensabile, per ottenere un suono pulito, pigiare il tasto al centro delle due bacchette metalliche che li delimitano e non sopra le bacchette stesse.
Salvo che non si sia mancini, i tasti vanno premuti utilizzando la mano sinistra e le corde vanno pizzicate, in corrispondenza della buca, utilizzando la mano destra.
La funzione della cassa armonica è quella di amplificare il suono che gli viene trasferito attraverso le vibrazioni prodotte dalla corda e che transitano attraverso il ponte.
IL SUONO
Il pratica, il suono prodotto dalle corde è quello dato dalla "frequenza" di vibrazione delle corde stesse. Intendiamo con tale termine, il numero di vibrazioni che una corda fa al secondo.
Un oggetto in vibrazione, come la corda, trasferisce tali vibrazioni all'aria circostante, producendo un alternarsi di compressioni e dilatazioni dell'aria stessa.
Tali compressioni e dilatazioni si propagano nello spazio circostante arrivando fino al nostro orecchio.
Nel nostro orecchio la membrana, "eccitata" dalle "oscillazioni" prodotte dalla "onda sonora", entra in vibrazione con la medesima frequenza.
In questo modo riusciamo a percepire il suono.
LA FUNZIONE DELLA CASSA ARMONICA
E' quindi chiaro che l'elemento fondamentale che fa sì che la chitarra abbia un suono (timbro) particolare é la cassa armonica.
Una cassa armonica, in genere, opera in questo modo: la base della cassa, in materiale diverso rispetto alla parte superiore, ha la funzione di "riflettere" il suono; la parte superiore della cassa, in cui é praticata la buca, ha invece la funzione di "vibrare" all'unisono con le vibrazioni prodotte dalla chitarra.
In considerazione che tali vibrazioni gli vengono trasferite attraverso il ponte, è necessario che questo sia intimamente connesso alla parte superiore della cassa.
Il ponte, quindi, oltre ad essere rigidamente connesso, deve essere di per se stesso composto di materiale rigido, ma anche in grado di trasmettere le vibrazioni senza modificarne la frequenza.
Se facessimo affidamento solo sulle vibrazioni prodotte dalla corda, data la superficie limitata che le corde occupano nello spazio, avremmo un suono "debole" e quindi difficilmente udibile; ecco perché è necessario che l'oggetto che vibra occupi una superficie ampia. Ma per poter vibrare è necessario anche che sia sottile; questo è il motivo per cui alla parte superiore della cassa si richiedono insieme la capacità di vibrare e quindi la caratteristica d'essere sottile ed ampia, ma anche la solidità indispensabile per far sì che non si spacchi sotto l'effetto della trazione delle corde e quindi dell'effetto di "tiro" che gli viene dal ponte.
La parte superiore della cassa, però, non basta.
E' necessaria la parte inferiore di essa che, oltre a fungere da supporto, deve anche amplificare le onde prodotte da essa attraverso un effetto di sovrapposizione delle onde e quindi di aumento della loro "potenza" sonora.
Tale effetto è ottenuto con le riflessioni delle onde che avvengono all'interno della cassa e che dipendono strettamente dalla sua conformazione caratteristica.
Il suono amplificato esce in corrispondenza della buca.
Da quanto detto di evince che per una chitarra acustica, intendendo con tale termine le chitarre che suonano per effetto dei principi ora esposti, sono essenziali i materiali di costruzione della cassa armonica.
Il materiale principe è ovviamente il legno, che, grazie alle sue doti di robustezza, ma anche di flessibilità, è in grado di "vibrare" in maniera ottimale.
E' quindi chiaro che l'elemento fondamentale che fa sì che la chitarra abbia un suono (timbro) particolare é la cassa armonica.
Una cassa armonica, in genere, opera in questo modo: la base della cassa, in materiale diverso rispetto alla parte superiore, ha la funzione di "riflettere" il suono; la parte superiore della cassa, in cui é praticata la buca, ha invece la funzione di "vibrare" all'unisono con le vibrazioni prodotte dalla chitarra.
In considerazione che tali vibrazioni gli vengono trasferite attraverso il ponte, è necessario che questo sia intimamente connesso alla parte superiore della cassa.
Il ponte, quindi, oltre ad essere rigidamente connesso, deve essere di per se stesso composto di materiale rigido, ma anche in grado di trasmettere le vibrazioni senza modificarne la frequenza.
Se facessimo affidamento solo sulle vibrazioni prodotte dalla corda, data la superficie limitata che le corde occupano nello spazio, avremmo un suono "debole" e quindi difficilmente udibile; ecco perché è necessario che l'oggetto che vibra occupi una superficie ampia. Ma per poter vibrare è necessario anche che sia sottile; questo è il motivo per cui alla parte superiore della cassa si richiedono insieme la capacità di vibrare e quindi la caratteristica d'essere sottile ed ampia, ma anche la solidità indispensabile per far sì che non si spacchi sotto l'effetto della trazione delle corde e quindi dell'effetto di "tiro" che gli viene dal ponte.
La parte superiore della cassa, però, non basta.
E' necessaria la parte inferiore di essa che, oltre a fungere da supporto, deve anche amplificare le onde prodotte da essa attraverso un effetto di sovrapposizione delle onde e quindi di aumento della loro "potenza" sonora.
Tale effetto è ottenuto con le riflessioni delle onde che avvengono all'interno della cassa e che dipendono strettamente dalla sua conformazione caratteristica.
Il suono amplificato esce in corrispondenza della buca.
Da quanto detto di evince che per una chitarra acustica, intendendo con tale termine le chitarre che suonano per effetto dei principi ora esposti, sono essenziali i materiali di costruzione della cassa armonica.
Il materiale principe è ovviamente il legno, che, grazie alle sue doti di robustezza, ma anche di flessibilità, è in grado di "vibrare" in maniera ottimale.
GUIDA ALL'ACQUISTO DI UNA CHITARRA ACUSTICA
La cassa
Il suono prodotto dalla chitarra ed il suo caratteristico timbro é fissato, una volta per sempre, soprattutto dai tipi di legno o dai materiali diversi utilizzati e poi dalla forma.
Vediamo perché parliamo anche di "altri materiali".
In genere, la chitarra è sottoposta anche ad una azione di "levigatura" del legno e di verniciatura.
La levigatura serve a dare al materiale compattezza ed omogeneità; la verniciatura, invece, è una azione diretta, di solito, al semplice conferimento di un aspetto esteticamente gradevole alla chitarra stessa.
La vernice (trasparente o non) non dovrebbe incidere sulle caratteristiche sonore della chitarra, ma ciò è praticamente inevitabile; ecco perché una errata verniciatura, oppure una verniciatura non omogenea, oppure una verniciatura eccessiva, finiscono inevitabilmente per danneggiare irreparabilmente la sonorità di una chitarra.
Ci sono, ovviamente, casi in cui lo studio dei materiali di verniciatura è tale da assicurare non solo un aspetto gradevole, ma anche un contributo positivo sul suono della chitarra; ma ciò è certamente vero solo per le chitarre di prestigio e non certo per quelle "commerciali".
Il ponte
Un'altro aspetto essenziale per una buona chitarra acustica è la modalità di attaccatura del ponte.
Abbiamo detto che il ponte deve essere solidale con la cassa, quasi fosse parte della cassa stessa.
Per fare ciò si possono usare due tecniche: il fissaggio avvitato e quello incollato.
Il fissaggio avvitato, concentrando l'azione di vincolo su soli due punti, fa sì che la forza, non uniformemente distribuita, modifichi inevitabilmente l'azione di trasferimento delle vibrazioni, provocando una attenuazione ed una alterazione delle onde stesse. Tale alterazione, pur essendo difficilmente percettibile, è inaccettabile su una chitarra di qualità. Ecco perché consigliamo l'acquisto di una chitarra con ponte incollato.
Un'altro aspetto essenziale per una buona chitarra acustica è la modalità di attaccatura del ponte.
Abbiamo detto che il ponte deve essere solidale con la cassa, quasi fosse parte della cassa stessa.
Per fare ciò si possono usare due tecniche: il fissaggio avvitato e quello incollato.
Il fissaggio avvitato, concentrando l'azione di vincolo su soli due punti, fa sì che la forza, non uniformemente distribuita, modifichi inevitabilmente l'azione di trasferimento delle vibrazioni, provocando una attenuazione ed una alterazione delle onde stesse. Tale alterazione, pur essendo difficilmente percettibile, è inaccettabile su una chitarra di qualità. Ecco perché consigliamo l'acquisto di una chitarra con ponte incollato.
Il manico
Il manico deve essere di legno. Inoltre, considerata la sua particolare funzione di fungere da supporto per i tasti e da ancoraggio per le corde sottoposte a trazione, deve essere principalmente di legno rigido. E' assolutamente indispensabile che esso sia assolutamente dritto. Una tecnica per verificane velocemente tale caratteristica, è quella di imbracciare la chitarra come un fucile, guardando dritto dalla base della cassa armonica verso la parte superiore del manico ed utilizzando il capotasto come un mirino. In questo modo è possibile accertare facilmente eventuali distorsioni nel manico.
Spesso i manici recano all'interno un'anima in acciaio collegata a delle viti di trazione che, a detta dei costruttori, dovrebbero servire ad aggiustare eventuali incurvature che il manico dovesse subire nel tempo: riteniamo tale marchingegno di scarsa utilità, soprattutto se il manico è già alterato in partenza.
Per quanto attiene ai tasti, non è essenziale che il materiale delle bacchette di metallo sia particolare, ma è indispensabile che i tasti siano disposti in maniera assolutamente corretta. Un metodo semplice per verificare ciò é il seguente.
Sfiorando una corda alla volta all'altezza della bacchetta tra il dodicesimo ed il tredicesimo tasto si sente un suono (non é necessario che la chitarra sia accordata): quel suono deve essere identico a quello che si ottiene pigiando il dodicesimo tasto di tale corda.
Una ulteriore prova da fare, ma a chitarra accordata, è quella che potremmo definire di "frittura". Questa prova consiste nel verificare se tutte le corde suonate in corrispondenza di tutti i tasti provocano quell'ineliminabile ed inaccettabile effetto che è quello di "friggere". In pratica è un effetto che capita con maggiore probabilità man mano che si ci avvicina ai tasti prossimi alla buca. L'effetto consiste in un caratteristico e fastidiosissimo "frrr!", che si ode quando si suonano particolari corde.
Quell'effetto non è in genere locale, ma è distribuito, ed è uno di quelli che determina la inaccessibilità dello strumento.
Bisogna comunque ricordare che le corde possono "friggere" anche se non pressate bene; va quindi accertato di aver fatto la prova correttamente.
Un altro aspetto essenziale è quello connesso alla distanza delle corde dal manico. Una distanza che super i 5 mm in corrispondenza del 12 tasto determina una difficoltà enorme nel mantenere la posizione di un accordo: tale distanza eccessiva, in genere maschera difetti nel manico della chitarra, che il costruttore intende mascherare con quell'artificio. In pratica, se si abbassassero le corde si otterrebbe un inevitabile "frittura" di molte di esse, se non di tutte.
Il manico deve essere di legno. Inoltre, considerata la sua particolare funzione di fungere da supporto per i tasti e da ancoraggio per le corde sottoposte a trazione, deve essere principalmente di legno rigido. E' assolutamente indispensabile che esso sia assolutamente dritto. Una tecnica per verificane velocemente tale caratteristica, è quella di imbracciare la chitarra come un fucile, guardando dritto dalla base della cassa armonica verso la parte superiore del manico ed utilizzando il capotasto come un mirino. In questo modo è possibile accertare facilmente eventuali distorsioni nel manico.
Spesso i manici recano all'interno un'anima in acciaio collegata a delle viti di trazione che, a detta dei costruttori, dovrebbero servire ad aggiustare eventuali incurvature che il manico dovesse subire nel tempo: riteniamo tale marchingegno di scarsa utilità, soprattutto se il manico è già alterato in partenza.
Per quanto attiene ai tasti, non è essenziale che il materiale delle bacchette di metallo sia particolare, ma è indispensabile che i tasti siano disposti in maniera assolutamente corretta. Un metodo semplice per verificare ciò é il seguente.
Sfiorando una corda alla volta all'altezza della bacchetta tra il dodicesimo ed il tredicesimo tasto si sente un suono (non é necessario che la chitarra sia accordata): quel suono deve essere identico a quello che si ottiene pigiando il dodicesimo tasto di tale corda.
Una ulteriore prova da fare, ma a chitarra accordata, è quella che potremmo definire di "frittura". Questa prova consiste nel verificare se tutte le corde suonate in corrispondenza di tutti i tasti provocano quell'ineliminabile ed inaccettabile effetto che è quello di "friggere". In pratica è un effetto che capita con maggiore probabilità man mano che si ci avvicina ai tasti prossimi alla buca. L'effetto consiste in un caratteristico e fastidiosissimo "frrr!", che si ode quando si suonano particolari corde.
Quell'effetto non è in genere locale, ma è distribuito, ed è uno di quelli che determina la inaccessibilità dello strumento.
Bisogna comunque ricordare che le corde possono "friggere" anche se non pressate bene; va quindi accertato di aver fatto la prova correttamente.
Un altro aspetto essenziale è quello connesso alla distanza delle corde dal manico. Una distanza che super i 5 mm in corrispondenza del 12 tasto determina una difficoltà enorme nel mantenere la posizione di un accordo: tale distanza eccessiva, in genere maschera difetti nel manico della chitarra, che il costruttore intende mascherare con quell'artificio. In pratica, se si abbassassero le corde si otterrebbe un inevitabile "frittura" di molte di esse, se non di tutte.
La meccanica
La meccanica, intesa come l'insieme delle chiavette che si trovano nella parte superiore del manico, deve avere due irrinunciabili requisiti:
Mantenere la trazione di una corda senza farla allentare
Comportarsi con continuità alla trazione
Il primo requisito è ovvio, ed in generale, salvo in meccaniche particolarmente usurate, è verificato. Del resto, con una cordiera nuova, sarebbe impossibile verificarlo nei tempi di acquisto, dato il necessario assestamento della corda nuova in trazione. Infatti una corda nuova tende naturalmente a perdere l'accordatura, fino a che, con il tempo, non si assesta.
Il secondo è invece facilmente verificabile accordando la chitarra: in pratica, la chiavetta deve consentire anche minime variazioni di accordatura senza scatti.
Un negozio che si rispetti dovrebbe sempre avere le chitarre con corde già montate ed accordate. In tal senso sarebbero pronte anche a questa verifica. In caso diverso, vi conviene dubitare seriamente.
Il materiale di cui sono fatte le chiavette (plastica o madreperla) non ha alcun interesse pratico ai fini della sonorità (ovviamente), ma seguono un criterio puramente estetico, anche se chi sostiene i costi delle chiavette in madreperla, in genere sostiene anche quelli necessari a migliorare la qualità della meccanica.
La meccanica, intesa come l'insieme delle chiavette che si trovano nella parte superiore del manico, deve avere due irrinunciabili requisiti:
Mantenere la trazione di una corda senza farla allentare
Comportarsi con continuità alla trazione
Il primo requisito è ovvio, ed in generale, salvo in meccaniche particolarmente usurate, è verificato. Del resto, con una cordiera nuova, sarebbe impossibile verificarlo nei tempi di acquisto, dato il necessario assestamento della corda nuova in trazione. Infatti una corda nuova tende naturalmente a perdere l'accordatura, fino a che, con il tempo, non si assesta.
Il secondo è invece facilmente verificabile accordando la chitarra: in pratica, la chiavetta deve consentire anche minime variazioni di accordatura senza scatti.
Un negozio che si rispetti dovrebbe sempre avere le chitarre con corde già montate ed accordate. In tal senso sarebbero pronte anche a questa verifica. In caso diverso, vi conviene dubitare seriamente.
Il materiale di cui sono fatte le chiavette (plastica o madreperla) non ha alcun interesse pratico ai fini della sonorità (ovviamente), ma seguono un criterio puramente estetico, anche se chi sostiene i costi delle chiavette in madreperla, in genere sostiene anche quelli necessari a migliorare la qualità della meccanica.
La cordiera
Con il termine cordiera si indica l'insieme delle sei corde (o dodici corde nel caso della cosiddetta "chitarra dodici corde").
La cordiera è la parte aggiornabile della chitarra, nel senso che, a causa del logoramento, deve essere spesso sostituita.
Con il termine cordiera si indica l'insieme delle sei corde (o dodici corde nel caso della cosiddetta "chitarra dodici corde").
La cordiera è la parte aggiornabile della chitarra, nel senso che, a causa del logoramento, deve essere spesso sostituita.
Esistono essenzialmente tre tipi di cordiere per chitarra:
Cordiera per chitarra classica: ha tre corde in nylon e tre con anima in nylon e avvolte a spirale da un filo metallico
Cordiera per chitarra folk o cordiera in metallo per chitarra acustica: con corde tutte di metallo
Cordiera per chitarra elettrica o cordiera in metallo per chitarra elettrica: si tratta di una cordiera metallica le cui caratteristiche sono particolarmente curate in vista della sua funzione di alterazione del campo elettromagnetico (vedi paragrafo successivo inerente la chitarra elettrica).
La cordiera ha una notevole importanza nella timbrica della chitarra e può provocare variazioni del timbro sensibili anche all'orecchio di un profano.
E' però necessario ricordare che nessuna cordiera trasforma una chitarra scadente in una buona chitarra: E' altrettanto vero che una buona chitarra può essere "rovinata" sia nella timbrica, sia nella meccanica e nei punti di legatura delle corde, da una cordiera scadente.
E' opportuno non scegliere le corde che presentano le estremità dotate di un tondino metallico, in quanto, sebbene ne agevoli l'ancoraggio, potrebbe danneggiare gli elementi di attaccatura presenti oltre l'osso del ponte. Quanto detto non é valido per le chitarre elettriche, che sono dotate di ancoraggio metallico ed in tal senso, essendo particolarmente resistenti, sono adatte a questo tipo di cordiera (che nel caso specifico costituisce la norma e non l'eccezione).
Cordiera per chitarra folk o cordiera in metallo per chitarra acustica: con corde tutte di metallo
Cordiera per chitarra elettrica o cordiera in metallo per chitarra elettrica: si tratta di una cordiera metallica le cui caratteristiche sono particolarmente curate in vista della sua funzione di alterazione del campo elettromagnetico (vedi paragrafo successivo inerente la chitarra elettrica).
La cordiera ha una notevole importanza nella timbrica della chitarra e può provocare variazioni del timbro sensibili anche all'orecchio di un profano.
E' però necessario ricordare che nessuna cordiera trasforma una chitarra scadente in una buona chitarra: E' altrettanto vero che una buona chitarra può essere "rovinata" sia nella timbrica, sia nella meccanica e nei punti di legatura delle corde, da una cordiera scadente.
E' opportuno non scegliere le corde che presentano le estremità dotate di un tondino metallico, in quanto, sebbene ne agevoli l'ancoraggio, potrebbe danneggiare gli elementi di attaccatura presenti oltre l'osso del ponte. Quanto detto non é valido per le chitarre elettriche, che sono dotate di ancoraggio metallico ed in tal senso, essendo particolarmente resistenti, sono adatte a questo tipo di cordiera (che nel caso specifico costituisce la norma e non l'eccezione).
TIPI DI CHITARRE A CARATTERISTICHE FUNZIONALI
Anche se durante il nostro corso faremo sempre riferimento alla chitarra detta "acustica", andiamo anche a tracciare per sommi capi le caratteristiche e le funzionalità degli altri tipi di chitarra.
Viene denominato in questo modo la chitarra tipica con cordiera in nylon. La tastiera è limitata a 12 tasti e la forma della cassa armonica ha la caratteristica forma ad 8. La buca è, in genere, finemente intarsiata ed i legni utilizzati sono spesso particolarmente pregiati, come ebano e palissandro. Il principio di funzionamento è del tutto identico a quello della chitarra folk
L'uso è tipicamente orientato alla concertistica ed alla musica classica. Si incontra spesso una variante di tale chitarra, utilizzata in particolare nel campo della folcloristica, la musica spagnola o argentina. In questo caso la chitarra ha ancora la tipica configurazione classica ma la cordiera é in metallo.
La chitarra elettrica
La chitarra elettrica é basata su un principio di funzionamento radicalmente diverso. Essa utilizza le variazioni di campo elettromagnetico prodotto elettricamente da un gruppo di bobine assemblate in due o più apparati sistemati sulla cassa: i pick-up.
In pratica attraverso il principio di induzione elettromagnetica, l'oscillazione prodotta dalle corde metalliche, produce un campo elettromagnetico variabile e la frequenza di vibrazione di questo campo é identica alla frequenza di oscillazione della corda. Le bobine contenute nel pick-up trasformano le variazioni del campo elettromagnetico in un segnale elettrico variabile con frequenza pari a quella di oscillazione della corda. Il segnale prodotto viene passato ad un amplificatore e ritrasformato in onda acustica dalle apposite casse acustiche. In questo caso la cassa armonica non serve ed è infatti utilizzata unicamente quale supporto per i pick-up. Non essendo necessaria alla acustica può essere composta di qualsiasi materiale e forma.
Il vantaggio della chitarra elettrica è la possibilità di "trattare il segnale prodotto" direttamente, modificandone le caratteristiche. Resta fermo il fatto che, in questo caso, la timbrica della chitarra dipende essenzialmente dalle caratteristiche del pick-up e della cordiera: non ci sono altri fattori determinanti, checché se ne dica.
La chitarra acustica a spalla mancante
E' una variante alla chitarra acustica folk. La chitarra acustica a spalla mancante presenta, in genere più dei dodici tasti tradizionali. Può essere dotata, come l'acustica folk con spalla, di un pick-up ("chitarra elettrificata"), il cui funzionamento differisce da quello indicato per l'elettrica. In questo caso si tratta di un vero e proprio microfono che viene collegato all'interno della cassa della chitarra, oppure ha la membrana solidale alla cassa armonica (che in questo caso esplica la sua funzione sia che la si usi senza elettrificazione che con elettrificazione). La spalla mancante è utilizzata come mezzo per agevolare l'uso dei tasti più vicini alla buca, che sono, nel caso della chitarra con spalla come la classica, difficilmente accessibili.
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